Ecomuseo

Stampa 

Il Sistema Ecomuseale del Salento

La tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico è divenuto negli ultimi anni un tema di straordinaria attualità grazie ai concetti innovativi introdotti dalla Convenzione europea del paesaggio.

E' in questa cornice che sono nati e si stanno sviluppando i cantieri ecomuseali ed i musei diffusi del Salento, favorendo la nascita di una rete locale sul territorio che vede coinvolti gli enti pubblici come la Regione Puglia, diverse Amministrazioni Comunali e l'Università del Salento assieme alle comunità interessate dai processi partecipativi avviati.

L'ecomuseo è un processo dinamico con il quale una comunità conserva, interpreta e valorizza il proprio patrimonio in funzione dello sviluppo sostenibile.

Il processo ecomuseale avviato nel Salento si basa su tre obiettivi principali:

  1. promuovere nei confronti dei cittadini una maggiore e più consapevole conoscenza del patrimonio locale;
  2. educare i cittadini ed i giovani ad aver cura del proprio paesaggio;
  3. coinvolgere i cittadini nelle scelte e nelle decisioni sulle trasformazioni del proprio paesaggio.

L'Ecomuseo Urbano di Botrugno

L'Ecomuseo Urbano di Botrugno (EUB) nasce nell'ottobre 2007. Il comune, durante un'assemblea cittadina svoltasi il 5 ottobre 2007, manifesta l'idea di voler creare, in collaborazione con l'Università del Salento, un ecomuseo urbano nella piccola realtà botrugnese. Alcuni cittadini creano un gruppo di lavoro che si consolida nel tempo e diventa il nuovo laboratorio ecomuseale che si inseriece, come altri laboratori, in una rete ecomuseale regionale aperta alla collaborazione e allo scabio di idee in tema di paesaggio.

Il laboratorio ecomuseale, nell'agosto 2008, ha acquisito valenza giuridica registrandosi come Associazione denominata LEB il cui presidente è:  Adriano Negro.

Lo strumento operativo: il Laboratorio Museale per il Paesaggio

Punto di riferimento sul territorio sarà il Laboratorio Museale per il Paesaggio che svolgerà funzioni di antenna museale comunale, allocato all'interno del Palazzo Marchesale, in esso si dovrà avviare la sperimentazione di un nuovo processo di educazione al patrimonio culturale per la comunità botrugnese.

Il Laboratorio ospiterà esposizioni temporanee, incontri, promuoverà percorsi sul territorio, alcuni gruppi produrranno materiali, realizzeranno ricerche di archivio; le scuole potranno sviluppare progetti speciali, ricerche di ambiente, le associazioni contribuiranno a realizzare mostre, presentazioni di volumi, ricerche, itinerari.

La presenza del Laboratorio, avrà il compito di diffondere e promuovere localmente e territorialmente il progetto pilota del primo Ecomuseo Urbano del Mezzogiorno, come esperienza di partecipazione nella gestione e valorizzazione delle risorse culturali locali, che trova una sua prima verifica nell'esperienza della mappa di comunità del paesaggio di Botrugno, metodologie di lettura partecipata dei valori del territorio.

Interventi ed azioni previste all'interno del Laboratorio Museale:

  1. La Mappa di Comunità del Paesaggio;
  2. Il Piano per il decoro urbano (Botrugno. L'immagine ritrovata);
  3. Cinque paesaggi per cinque artisti (Land-art nel Salento) estesa all'Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo.

La mappa di Comunità

La mappa di comunità è lo strumento con cui gli abitanti di un determinato luogo hanno la possibilità di descrivere il patrimonio, il paesaggio, i saperi, le tradizioni in cui si riconoscono e che desiderano tramandare alle generazioni future.

La mappa è un work in progress e, come tale, va continuamente aggiornata e costruita in modo partecipato.

mappa-di-comunita