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Confraternita "Assunzione di Maria in Cielo"

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"E' del 12 Novembre 1790 il Regio Assenso del re Ferdinando IV per la nascita dell'attuale Confraternita denominata "Assunzione di Maria in Cielo" che ha la propria sede o oratorio nella stessa chiesa. "

Le confraternite, "da facoltative, con il concilio di Trento divennero obbligatorie e furono poste sotto la direzione del Vescovo (..). Ogni Confraternita aveva delle regole interne per disciplinare la convivenza dei Confratelli (volgarmente detta Fratellanza)da rispettare nelle occasioni funebri o religiose. (..)

La prima Confraternita della cui esistenza si hanno notizie certe, e di cui ci riferisce S.E. Monsignor Lucio dè Morra nella Visita Pastorale del 1608, è quella del Santissimo Sacramento esistente nella Chiesa Matrice presso l'altare maggiore. Nella Visita Pastorale del 1690 Monsignor F. dè Aguilar rilevò, invece, la presenza di una Congregazione presso la chiesa di San Nicola (..).

La prima richiesta ufficiale, però, riguarda la erezione di una Confraternita dell'Immacolata Concezione di Maria e delle Stimmate di San Francesco presso i rispettivi altari nella Chiesa del Convento dei Padri Minori Osservanti. Ciò avvenne su iniziativa del Sindaco Luc'Antonio Bello e degli eletti Bartolo Botrugno e Angelo Ruggiero dell'Università della Terra di Botrugno, i quali, riunitasi in Parlamento nel 1732, fecero richiesta in tal senso all'arcivescovo di Otranto. (..)

Nella Visita Pastorale del 1755 Monsignor Caracciolo rilevò la presenza nella chiesa di San Nicola dell'altare sotto il titolo della Vergine dell'Assunta e di un Oratorio formato da alcune centinaia di fratelli che provvedono alla cura della Chiese. Affinchè potessero avere personalità giuridica, limitando le immunità reali e gli interessi temporali, il concordato del 1741 impose loro l'autorizzazione regia. (..)

I confratelli partecipano agli accompagnamenti funebri degli iscritti, in passato indossavano anche un camice bianco lungo sino alla caviglia legato con un cordone anch'esso bianco all'altezza dei fianchi e terminante con due pomelli ed un mantello celeste, la cosiddetta "mozzetta" sulla quale era impressa l'immagine della Madonna Assunta. Durante la processione del Venerdì Santo, invece, indossavano solo il camice bianco ma non la mozzetta in segno di lutto. (..)

Attualmente la Confraternita cura la manutenzione ed il restauro dei beni di sua competenza, quali la Chiesa dell'Assunta e la Cappella per ospitare i confratelli defunti eretta nel cimitero di Botrugno."(1)

(1) Tratto da "Storia Religiosa a Botrugno"

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